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Menù Capodanno 2019

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Menù Natale 2019

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FIENAGIONE A CONCA

Un involucro di capellini home made a celare l’abbacchio al forno, a ricordare l’immagine delle balle di fieno, e il paesaggio
campestre in piena estate in cui l’erba viene fatta essiccare al sole per la scorta invernale con cui nutrire il bestiame. I capellini sono cotti in un infuso di erbe di campo, quindi essiccati a formare una crosta croccante che contrasta con la consistenza fondente dell’agnello.
E si ha la sensazione di mangiare un primo piatto con l’introduzione del brodo di abbacchio che ammorbidisce i capellini trasformandoli in una minestra dai sapori intensi e confortevoli della campagna agropontina.
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Estate 2019, tornano le serate Lounge a tema [Programma]

🦋 F U S I O N 🐦 Lounge 🌴@satricvm

APERITIVO | CENA | DOPOCENA

Se vuoi trascorrere qualche momento in relax al fresco del giardino tropicaleggiante, in uno spazio senza tempo, sorseggiando un buon cocktail mixato da Valerio & spizzicando uno snack dal nuovo Menu’ Lounge creato dalla fantasia di Chef Max…passa a trovarci dalle 19:00!

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Pasqua 2019 [Menù]

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I piatti di Max ed i vini di Ampeleia [gallery]

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Vini dell’azienda Ampeleia – Il menù del 25/02/2019

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Viaggio nella Palude

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Ampeleia è la storia di un sogno

Cene che raccontano

Cene e degustazioni di vini raccontati direttamente dai loro protagonisti

Cè un’energia speciale da Ampeleia e ce ne siamo accorti fin dalla prima visita, ormai tanti anni fa. Siamo in maremma, precisamente in località Meleta a Roccaterighi, in provincia di Grosseto, ma sembra di essere in un universo parallelo e autosufficiente, biodiverso livelli non immaginabili. Ampeleia è vigna (33 ettari), bosco (54 ha), seminativo e pascolo, uliveto, 3 mucche (razza Grigio Alpina), galline e api, orto e frutteto: un autentico paradiso terrestre, insomma.

Ampeleia è agricoltura biodinamica ma soprattutto un nucleo fortemente orientato verso la formazione di giovani agricoltori e la condivisione di buone pratiche. Non solo vino, ovviamente, ma laboratorio in cui produrre farro, farina e verdure nonché luogo di comunicazione e moltiplicazione di antiche varietà di mele e pere.

Il paesaggio, come potete immaginare, è pazzesche l’estensione dei terreni dai 200 ai 500 metri sul livello del mare porta a individuare tre diverse zone, con Ampeleia di Mezzo e Ampeleia di Sopra , che coincideva proprio con l’ Az. agricola Meleta che i soci iniziali acquisirono agli albori del progetto: 70 ettari, di cui 15 vitati, rendono Ampeleia di Sopra  il nucleo aziendale più vasto. Collocato ad un’ altezza che vai dai 450 ai 600 metri slm, è principalmente piantato a cabernet franc.

Le origini, appunto.

Tutto iniziò nel 2002 con Elisabetta Foradori, Thomas Widmann e Giovanni Podini, che in questo spicchio di terra trovarono la miccia per accendere un sogno. L’ Azienda agricola è autosufficiente e praticamente a ciclo chiuso e approfondire tutte le varietà coltivate occuperebbe una vita intera.

 

VI ASPETTIAMO LUNEDI’ 25 FEBBRAIO 2019 DALLE 20.30

 

Menù di 5 portate con degustazione dei vini dell’ Azienda Ampeleia

al costo di euro 50 all inclusive

Riservate il vostro tavolo al 3491923153 – posti limitati

 

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Un pranzo dopo le feste

La domenica assolata d’inverno dalle nostre parti è il giorno ideale per la melliflua seduzione di sdraiarsi sulla sabbia a far asciugare le ossa.
Volendo si rimane fino a pranzo e magari oltre ma, detto tra noi, sono scelte troppo spesso accompagnate da un eccesso di zelo e fiducia nell’ordine cosmico.
Poi c’è un’altra via, meno battuta ma certamente non meno affascinante. La via che porta un po’ più lontano dal mare, magari da Sonia e Max.
Il giardino accoglie e sarebbe capace di donare momenti di pace totale specie al tramonto. L’ambiente è curato nel dettaglio ma per nulla lezioso, ogni aspetto visivo viene lasciato a libera interpretazione.
Sonia seleziona vini naturali e subito cominci a respirare meglio, così la domenica diventa davvero il giorno della vacanza, della mancanza di preoccupazioni.
E poi c’è la cucina di Max, ispirata, travolgente, scanzonata e spesso irriverente ma mai supponente.
Un’esperienza sensoriale completa, prolungata, un’apertura al percorso infinito dei suoi piatti e dei suoi viaggi.
Stai lì seduto e immagini tutto quello che hanno visto quegli occhi profondi, poi torni a casa ripensando a quanto è semplice vivere bene.

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